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Magazine X115 X115 Equiseto | Proprietà, Benefici | Pelle, Salute, Capelli

Equiseto | Proprietà, Benefici | Pelle, Salute, Capelli

  • 8 minuti

Cos’è

L’Equisetum arvense è una pianta erbacea antichissima, conosciuta come coda di cavallo, coda cavallina o semplicemente equiseto.

In effetti, il suo nome è di origine latina ed è composto dalle parole "equi" (cavallo) e "setum" (coda).

Fin dagli antichi greci e romani, l’equiseto è stato usato per curare le ulcere, arrestare le emorragie, porre rimedio ai problemi renali e combattere artrite, tubercolosi e altre infezioni 1.

Oggi viene usato soprattutto per le proprietà diuretiche e remineralizzanti. Ad esempio, essendo una ricca fonte di silicio, l’uso dell’equiseto si è affermato per rafforzare ossa, capelli e unghie 2, 3, 1, 4, 5, 6.

In effetti, il silicio e la silice aumentano la produzione di collagene e rafforzano i tessuti che ne sono ricchi 7, 3, 8, 9, 10, 11.

A Cosa Serve

L’uso tradizionale più diffuso dell’equiseto è come diuretico, seguito dal trattamento delle infezioni genito-urinarie 12.

Inoltre, la pianta è stata sfruttata per trattare infiammazioni, ulcere, ferite, dermatiti, emorragie, epatiti, prostatiti e malattie muscoloscheletriche 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 1, 21, 22.

La moderna fitoterapia attribuisce all’equiseto proprietà 16:

  • diuretiche;
  • emostatiche e cicatrizzanti;
  • antibatteriche;
  • antinfiammatorie;
  • immunomodulanti;
  • lenitive;
  • astringenti;
  • connettivo-trofiche;
  • osteoprotettive.

Tali proprietà sono da ricondurre alla ricca presenza, nei fusti sterili dell’equiseto, di diversi principi attivi, come alcaloidi, acido silicico, glicosidi, saponine e minerali.

L’equiseto è anche ricco di composti fenolici (come flavonoidi e acidi fenolici), un gruppo di potenti antiossidanti che inibiscono il danno ossidativo alle membrane cellulari 23, 24, 25.

I principali composti fenolici dell’equiseto sono apigenina, luteolina, flavan-3-olo, kaempferol, isoquercitrina, quercetina, proantocianidine, tannini, acido caffeico e altri acidi fenolici 26, 27, 28, 17, 29, 30.

Benefici per la Pelle

Guarigione delle ferite

L’equiseto è stato tradizionalmente usato per aiutare le ferite a guarire più velocemente.

Un unguento all’equiseto (3%) ha migliorato la guarigione delle ferite in uno studio clinico su 108 donne sane che hanno subìto un intervento chirurgico durante il parto (episiotomia). La metà delle donne ha usato l’unguento di equiseto sulla ferita per 10 giorni, riducendo il dolore e guarendo più velocemente, senza effetti collaterali. Si ritiene che la silice aiuti a sigillare la ferita, mentre i flavonoidi preverrebbero le infezioni 1.

Negli studi su animali, i ratti trattati con unguenti contenenti il 5% e il 10% di estratto di equiseto hanno mostrato un rapporto di chiusura della ferita del 95-99%, nonché una maggiore rigenerazione della pelle, rispetto ai gruppi di controllo 31, 32.

Un unguento al 5% di equiseto ha guarito le ferite della pelle nei conigli dopo 2 settimane. L’equiseto ha anche prevenuto l’infezione e ha arrestato l’emorragia 33.

Bellezza della Pelle

In Giappone, l’equiseto viene comunemente utilizzato nei prodotti cosmetici come creme, lozioni o unguenti. Si ritiene che possa aiutare nel trattamento dell’acne e dell’eczema.

Gli studi cellulari confermano che gli oli essenziali hanno proprietà antibatteriche (utili nell’acne), mentre i suoi composti fenolici riducono l’infiammazione (utili nella dermatite atopica) 34.

Si ritiene inoltre che l’equiseto abbia proprietà anti-invecchiamento e tonificanti per la pelle.

Il silicio è un componente del collagene, necessario per mantenere la pelle elastica e liscia. Poiché l’equiseto è ricco di silicio, è stato inserito in vari prodotti per stimolare la sintesi del collagene nella pelle 35.

Il silicio è presente in tutti i tessuti del corpo, ma quelli con le più alte concentrazioni del minerale sono ossa e altri tessuti connettivi tra cui pelle e arterie, oltre a capelli e unghie.

Studi in vitro hanno dimostrato che il silicio stimola la sintesi del collagene di tipo 1 e la differenziazione degli osteoblasti (le cellule deputate alla formazione di nuovo tessuto osseo) 36.

Cellulite

Una strategia per ridurre la cellulite è quella di rimuovere i liquidi accumulati dall’area target.

L’equiseto potrebbe quindi aiutare a combattere la cellulite favorendo l’eliminazione dei liquidi in eccesso e tonificando la pelle.

Sebbene i prodotti a base di equiseto siano ampiamente utilizzati per ridurre la cellulite, nessuno studio clinico ha ancora confermato questi benefici 37, 38, 35.

Capelli e Unghie

L’equiseto ha un alto contenuto di silicio e antiossidanti, ma i suoi presunti benefici per capelli e unghie non sono sufficientemente supportati dalla ricerca 11, 40.

Uno studio ha stabilito che l’uso di uno smalto per unghie composto da una miscela di estratto di equiseto e altri attivi ha ridotto i segni della psoriasi ungueale 41, 5.

La perdita dei capelli nelle donne può essere causata da diversi fattori rispetto agli uomini, come stress, febbre, chirurgia, problemi alla tiroide e parto. L’equiseto in combinazione con altri ingredienti ha aumentato la crescita, il volume e lo spessore dei capelli in uno studio su 15 donne con problemi di diradamento 42.

Uno studio di 3 mesi su donne con assottigliamento dei capelli ha determinato che l’assunzione di 2 capsule al giorno contenenti equiseto essiccato e altri ingredienti ha aumentato la crescita e la forza del capello, rispetto a un gruppo di controllo 43.

Ossa e Osteoporosi

Differenti evidenze hanno descritto il ruolo preventivo dell’equiseto nei confronti di alcune patologie correlate all’età.

L’esempio più calzante in questo caso è rappresentato dall’osteoporosi, per la quale l’Equisetum arvense potrebbe rivelarsi efficace nel controllarne l’evoluzione.

La silice, presente anche nelle ossa, migliora la formazione, la densità e la consistenza del tessuto osseo e cartilagineo, sostenendo la sintesi di collagene e migliorando l’assorbimento e l’uso del calcio 44, 45.

Le conferme di queste potenziali proprietà si possono trovare in alcuni studi su animali.

Ad esempio, alcuni ricercatori hanno rilevato gli effetti benefici di E. arvense sulla densità minerale ossea di ratte sottoposte a ovariectomia 46. Un’altra ricerca ha confermato questi effetti analizzando la densità minerale ossea mandibolare dei ratti 44.

L’equiseto è stato studiato anche nelle persone con artrite reumatoide.

In uno studio su 60 pazienti con artrite reumatoide, l’equiseto ha migliorato i sintomi e regolato la risposta immunitaria nella maggior parte dei casi. Ha inoltre dimostrato di poter ridurre l’infiammazione (aumento dell’IL-10 e riduzione del TNF-alfa), che può essere la chiave per il trattamento di questa malattia 47.

L’estratto di equiseto ha anche ridotto il dolore, l’infiammazione e la risposta autoimmune in un modello murino di artrite reumatoide e osteoartrosi 48.

L’acido chinurenico è stato proposto come il mediatore putativo dell’effetto antinfiammatorio e analgesico di diverse erbe benefiche per l’artrite reumatoide, tra cui l’equiseto. Il livello di questa sostanza era significativamente più basso nel liquido sinoviale di soggetti con artrite reumatoide rispetto a quelli con osteoartrosi 49.

Diuretico naturale

I prodotti diuretici favoriscono la rapida eliminazione dei fluidi in eccesso presenti nell’organismo, stimolando la produzione di urina (diuresi).

Per questo motivo vengono usati per ridurre la pressione sanguigna e il gonfiore (edema).

L’estratto di equiseto (900 mg/die per 4 giorni) ha dimostrato un potente effetto diuretico, comparabile a quello del farmaco idroclorotiazide (25 mg/die), senza innescare variazioni importanti nell’eliminazione degli elettroliti 37.

Assunto in associazione ad altri estratti naturali con proprietà simili (frassino, ananas, betulla, pilosella, ortica), l’equiseto ha confermato la sua azione diuretica in un altro studio clinico su donne con problemi di ritenzione idrica 50.

L’Equisetum arvense e diverse altre specie di equiseto hanno prodotto un forte effetto diuretico anche negli studi sui topi 51 67.

Dosi e Modo d’Uso

In genere, si utilizzano i germogli freschi della pianta, essiccati o sottoposti a estrazione con solventi chimici.

La maggior parte degli integratori contiene 300 mg di estratto secco per capsula/compressa che, a seconda del tipo di estratto, possono essere assunti fino a 3 volte al giorno 52.

Dosi da 900 mg al giorno dell’estratto secco di equiseto standardizzato allo 0,026% di flavonoidi totali sono stati ad esempio utilizzati per produrre effetti diuretici in volontari sani. Questa dose giornaliera è stata suddivisa in 3 dosi quotidiane 37.

Riguardo alle preparazioni erboristiche tradizionali, dosi da 1 a 4 g di erba essiccata possono essere utilizzate per preparare un infuso, da assumere da 3 a 4 volte al giorno per 2 o 4 settimane (in base all’uso tradizionale) 52.

Avvertenze Controindicazioni

L’equiseto e i suoi estratti non dovrebbero essere utilizzati in pazienti con insufficienza renale o epatica, o in caso di ipersensibilità a uno dei principi attivi.

L’uso inadeguato di equiseto potrebbe determinare la comparsa di nausea, vomito e reazioni gastroenteriche anche gravi.

Le donne in gravidanza e in allattamento, nonché i bambini dovrebbero prudenzialmente evitare l’equiseto, a causa della mancanza di dati sulla sicurezza.

L’equiseto può aumentare l’eliminazione del potassio attraverso il suo effetto diuretico. Ciò può causare bassi livelli di potassio. L’equiseto non dovrebbe essere usato nelle persone a rischio di carenza di potassio o nelle persone con aritmie cardiache 51.

L’assunzione a lungo termine di alte dosi di equiseto in persone con malattie epatiche o cirrosi preesistenti è sconsigliato 54.

Infine, l’equiseto potrebbe favorire l’inattivazione della tiamina o vitamina B1. Pertanto, l’assunzione a lungo termine di equiseto o la sua assunzione da parte di persone con bassi livelli di tiamina (come i soggetti con disturbi da abuso di alcol), possono portare a carenze di questa vitamina 53.

Effetti collaterali

L’equiseto è generalmente ben tollerato; effetti collaterali minori possono includere diarrea, disturbi addominali e nausea 54.

Sono stati descritti rari casi di ipersensibilità, rash cutaneo e dermatite allergica. Ad esempio, i ratti nutriti con grandi quantità di equiseto con una dieta ricca di colesterolo hanno sviluppato un’allergia cutanea 55.

Un caso di epatite è stato segnalato dopo che un uomo ha assunto un tè di equiseto per una settimana 56.

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